Carbon Footprint di prodotto: la certificazione ottenuta da Pfe grazie al lavoro in team, alla formazione ed alle “Persone”.
Pfe S.p.A. ha raggiunto il conseguimento della Certificazione ISO 14067:2018 – Carbon Footprint di Prodotto (CFP Systematic Approach).
Questo il risultato finale determinato dal team di lavoro del “progetto CAM”, dopo una intensa attività svolta presso il Palazzetto dello Sport Gianni Asti di Torino.
Ecco le dichiarazioni di Giuseppe Ginevra, Project Manager del progetto CAM e di Enrico Chianesi di MYECO, che ha curato la consulenza e la formazione in seno al progetto.
“Consideriamo questo un risultato straordinario in quanto la certificazione costituisce il suggello finale ad un’intensa attività svolta per unire molteplici best practice al proprio interno.
Non posso che ringraziare in primis tutti i professionisti componenti del Progetto CAM di Pfe ovvero: Antonio Alaimo, Paolo Bianchi, Ivan Calafiore, Cecilia Leonforte, Leonardo Lombardo, Andrea Nicosia, Sabrina Ravalli, Giovanni Russo, Alessio Talluto.
Ognuno di loro ha apportato un enorme valore alle attività del progetto, in virtù delle competenze trasversali che possiedono nel proprio “quotidiano”, impegnandosi per una attività differente, straordinaria e di eccezionale valore.
Fondamentali anche i partner e le consulenze attivate allo scopo, Ecosì, Filmop, Fimap così come la Punto 3 S.r.l. e, naturalmente, MYECO di Enrico Chianesi.
Siamo certi che questo risultato farà da apripista ad ulteriori iniziative virtuose”, ha concluso Giuseppe Ginevra.
“Ci sono i numeri, come 14.067 che identifica la norma UNI EN ISO, 14,1 i grammi di CO2 equivalente, cioè il costo ambientale per un mq. pulito in un anno ed infine 35,2 la percentuale di abbattimento di emissioni dell’anidride carbonica ottenuta tramite un sistema di pulizia green: questi sono i risultati ottenuti tramite lo studio di Life Cycle Assessment – racconta Enrico Chianesi.
Se si vuole fare sostenibilità bisogna parlare con i numeri, non con gli aggettivi. Ma bisogna parlare anche con il cuore e ricordare che questi numeri sono frutto del lavoro e della motivazione di donne e uomini che svolgono un lavoro che spesso non balza alle cronache, ma che merita grande rispetto e considerazione.
Donne e uomini con decine di anni di servizio alle spalle, che si sono messi in discussione di fronte all’utilizzo di sistemi e metodologie di pulizia completamente nuove e che hanno dimostrato che, in un mondo di intelligenze artificiali la dedizione per il proprio lavoro e la capacità di ascoltare per imparare nuovi processi e metodi di lavoro possono portare a risultati eccellenti”.
Nella foto in alto il team operativo che ha reso possibile il raggiungimento di questo traguardo e a cui va un doveroso ringraziamento: Maria Grazia Portesi, Giuseppe Leone, Annalisa Tamiazzo, Francesca Romano, Ciro Stallone, Guianko Yuany Molina, Rosa Pecollo.